performance uno-a-uno per i passanti di Camberwell Road
dal 3 al 7 luglio 2024, dalle 14 alle 19
Camberwell Kabinett, Londra
progetto realizzato con il sostegno dell’Universita’ RomaTre e di ABAROMA
“…poterti raccontare questa storia è un esercizio in ricordo ed empatia che mi auguro di realizzare insieme…”
Ho chiesto più volte ai miei partecipanti il consenso per toccarli, per essere toccata e andare loro molto vicino, per spogliarmi parzialmente davanti a loro, per essere guardata, per scrivere con una biro dei nomi sulla loro pelle, in un punto da loro scelto.
Ho lasciato che toccassero la mia pancia gravida dicendo che era il modo più efficace per spiegare il significato della parola UNTOLD, ovvero “non detto / non raccontato”: il feto non e’ ancora uscito dalla pancia ma ci sono altre storie, di altre persone vive e alcune morte, che sono altrettanto non raccontate, ameno quanto la sua.
Lo scopo del lavoro era quello di trasmettere quelle storie – che hanno rotto qualcosa in me quando le ho lette – riferite alla gente di Mosul che non è riuscita a scappare durante l’occupazione dell’ISIS avvenuta tra il 2014 e il 2017 e che dopo la liberazione ha affrontato l’amara condizione di essere considerati collaborazionisti da parte del governo iracheno. Storie di genitori che hanno visto svanire i propri figli e i propri congiunti sotto le bombe della liberazione, costretti poi a tornare in quelle case devastate a vivere con i fantasmi dei propri cari sempre presenti, sempre accanto.
I partecipanti potevano scegliere quale storia ascoltare tra i nomi scritti sulla mia pancia e dopo averla ascoltata, potevano accettare di traslare simbolicamente e fisicamente il nome scelto dalla mia pelle alla loro, nell’intento che la storia potesse vivere ancora un po’, fino a svanire nuovamente.
Le storie nascono dal minuzioso lavoro di interviste e raccolte svolto dalla giornalista irachena Mona Mahmood nel 2018, scritte e pubblicate sul giornale Guardian eppure, come tante, scivolate nel dimenticatoio di tutte quelle che non appartengono alla dimensione eclatante e gridata di cosa si considera “storia” oggi sui social media ed internet.
credits:
Camille Moreno, Camila Mora, Zsofi Stavri, Matthew Stevenson, Camberwell Kabinett Collective, i passanti di Camberwell Road, Mona Mahmood e gli abitanti di Mosul.